• inizi del '600

    I conti Buri fanno costruire una residenza in riva all'Adige. Il complesso è formato dalla Villa, una cappella, un casino di caccia, la casa della servitù, la barchessa e altre costruzioni minori. Il tutto è inserito in un parco di 13 ettari, circondato da 300 ettari di campagna.

  • 1880

    La famiglia Buri prosegue per ramo femminile, diventando Bernini-Buri.

  • 1945

    L'ultimo conte a risiedere nella Villa fu Giuseppe Bernini Buri, che rivestì incarichi di rilievo nel Partito Fascista.

    Al termine della guerra, la popolazione locale saccheggia la Villa. Successivamente la Villa rimane di proprietà dei Bernini Buri, anche se non vi risiedono.

  • 1946

    La Villa diventa, insieme a Bracciano e Colico, base scout nazionale. Vi si tengono i primi campi scuola per capi.

  • 1951

    La Villa ospita alcuni alluvionati del Polesine.

  • 1953-1959

    Mario Mazza apre qui la prima scuola scout, applicando il metodo scout ad un collegio per orfani.

    L'esperimento prosegue per alcuni anni, fino alla sua morte, nel 1959.

  • 2003

    Nasce l'associazione Villa Buri Onlus, con lo scopo di promuovere le attività sociali che già da tempo venivano svolte.

  • 2018-2020

    Parte un grande intervento di recupero edilizio della Barchessa, che diventa la nuova foresteria della Base Scout.

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